Un bias è una distorsione che si verifica nella mente umana quando una persona deve prendere una decisione o fare una valutazione.
Una delle caratteristiche dei bias è la loro sistematicità. Gli studiosi sono riusciti a individuare numerosissimi schemi (pattern) di questi comportamenti inconsci che determinano un comportamento non razionale degli individui.
A cosa sono dovuti i bias cognitivi?
Secondo la teoria del Sistema 1 e Sistema 2 di Daniel Kahneman, premio nobel bla bla nel 2002, il nostro modo di prendere decisioni è composto da due sistemi, uno più metodico (Sistema 2) e uno più sbrigativo (Sistema 1).
Per farla breve, siccome non possiamo stare a ponderare qualsiasi valutazione con il Sistema 2, il nostro cervello sfrutta spesso il Sistema 1. Ma questo modo di operare, nonostante sia ottimale per la nostra mente perché la affatica meno, può portare a decisioni sistematicamente sbagliate, i bias.
Attenzione però: non sempre le valutazioni del Sistema 1 sono errate. Anzi nella maggior parte dei casi sono positive perché ci azzeccano, facendoci risparmiare tempo (e in quel caso si chiamano euristiche). I bias si verificano quando le scorciatoie introdotte dal Sistema 1 ci portano su una strada diversa da quella che avremo scelto se avessimo utilizzato il Sistema 2.
Classificazione dei bias cognitivi
La ricerca per identificare gli errori in cui la nostra mente può incorrere è ancora oggi molto attiva e in continua evoluzione, tanto che la lista dei bias cognitivi cresce continuamente.
I primi a parlare dei bias cognitivi sono stati Amos Tversky e Daniel Kahneman, nel 1972, in un programma di ricerca chiamato “Heuristics and Bias Program”.
Tversky e Kahneman individuarono 5 categorie di bias cognitivi:
- Bias della rappresentatività
- Bias del desiderio
- Bias dei costi
- Bias dell’influenza (framing)
- Bias dell’ancoraggio
Oggi, visto il crescente aumento dell’individuazione di nuovi bias, gli studiosi hanno individuato 4 macroaree in cui includere i bias. Queste categorie riguardano:
- priming e framing
- bisogni e motivazione
- attenzione e percezione
- bias sociali.
Di seguito un elenco dei principali bias classificati per queste categorie.
Priming e framing
- Ancoraggio
- Avversione alla perdita
- Effetto default
- Effetto esca
- Effetto tempo vs denaro
Bisogni e motivazioni
- Fluidità cognitiva
- Effetto ambiguità
- Effetto Ikea
- Principio di scarsità
Attenzione e percezione
- Dissonanza cognitiva
- Distorsione dell’attenzione
- Effetto Von Restorff
- Effetto del prezzo percepito
Bias sociali
- Bias di disconferma
- Cognizione sociale
- Effetto cheerleader
Bibliografia sulla classificazione dei bias cognitivi
Simona Ruffino, Neuromarketing etico (cit.)